Secondo l’OMS “il counseling è un processo che, attraverso il dialogo e l’interazione, aiuta le persone a risolvere e gestire problemi e a prendere decisioni; esso coinvolge un “cliente” e un “counselor”: il primo è un soggetto che sente il bisogno di essere aiutato, il secondo è una persona esperta, imparziale, non legata al cliente, addestrata all’ascolto, al supporto e alla guida.”
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Il counselor è un professionista nella relazione di aiuto, esperto di comunicazione e relazione.
Il counselor può essere a buon diritto definito come un professionista dei punti vista, in quanto aiuta il suo cliente a considerare le proprie complessità da diverse angolazioni e punti prospettici.
Con le proprie competenze, è in grado di favorire la ricerca della soluzione ad un problema che crea una percezione di disagio esistenziale e/o relazionale.
Interviene in presenza di momentanee difficoltà e affronta la situazione attuale del suo cliente, quindi nel qui e ora, attraverso l’attivazione delle sue potenzialità.
Nelle situazioni in cui siano invece presenti disagi esistenziali di origine psichica e pertanto necessitano di una ristrutturazione profonda della personalità, il counselor consiglierà al suo cliente la scelta di uno psicoterapeuta, sostenendolo verso questa scelta.
Il counselor è in grado di utilizzare la relazione come fonte e oggetto di conoscenza per analizzare la domanda che il cliente porta con sé, aiutandolo a dare valore ai suoi punti di forza.
Pur entrando in empatia con il suo cliente, il counselor non si sostituisce ad esso nella presa di decisioni. Al contrario, qualunque approccio usi il Counselor, lo scopo fondamentale è l’autonomia del cliente: che si assuma la responsabilità della propria vita, che possa fare le sue scelte, prendere le sue decisioni e porle in essere.
Il counselor aiuta il proprio cliente ad aiutarsi offrendo incondizionatamente ascolto e accettazione.
Gli riconosce la libertà di esprimere se stesso, i suoi bisogni e le sue credenze, di stabilire gli obiettivi per il suo sviluppo e benessere e di passare in questo modo da uno stato problematico ad uno ideale.
Il counselor olistico è un professionista che, oltre all’utilizzo delle tecniche dialogiche, lavora con competenze pluridisciplinari e approcci integrati attraverso l’uso di tecniche corporee, naturali, energetiche, artistiche e meditative, per facilitare l’evoluzione e la crescita personale. In questo modo agevola il naturale processo di trasformazione, empowerment, consapevolezza globale della persona e promuove uno stile di vita ecologico e sostenibile.
In Italia la Legge 4/2013 ha riformato tutte le professioni non organizzate in ordini o collegi, tra cui anche quella del counselor.
Questa legge ha affidato alle associazioni professionali il compito di valorizzare le competenze degli associati, in questo caso dei counselors e garantire il rispetto delle regole deontologiche per agevolare la scelta e la tutela degli utenti nel rispetto delle regole sulla concorrenza.
Esse promuovono:
In una sessione di counseling olistico utilizzo tutte le tecniche riconosciute del counseling classico di impronta rogersiana e quelle relative all’ambito olistico, che rientrano nelle mie competenze.
Una sessione dura generalmente da 60 a 90 minuti.