
Energetica umana: il chakra di base
L’energetica umana riguarda lo studio e la gestione di un’aspetto fondamentale dell’essere umano, il suo campo elettromagnetico.
Si tratta di un campo di pura informazione che si esprime attraverso le vibrazioni o frequenze e determina lo stato di salute profonda di una persona.
Mentre la materia è vincolata da spazio e tempo per la sua espressione, l’energia è aspaziale e atemporale.
E sono proprio queste sua caratteristiche che, soprattutto in passato, hanno reso difficile alla mente umana, considerarla come un elemento fondante del benessere dell’individuo.
Questa peculiarità non era però sconosciuta nell’antichità.
Infatti, pietre miliari della medicina antica, come la medicina tradizionale cinese e l’ayurveda, ne erano a conoscenza.
Esse si basavano proprio sull’osservazione, la diagnosi e la cura del sistema energetico umano.
Oggi è molto facile trovare informazioni dettagliate su tutto quello che riguarda il nostro apparato energetico.
Abbiamo imparato che esistono dei centri rice/trasmittenti nel corpo umano che si differenziano tra loro in base al tipo di frequenza che veicolano.
Sto parlando dei chakra.
E siccome la costruzione di una casa parte sempre e comunque dalle fondamenta, in questo articolo inizierò parlando appunto di quello che nel nostro sistema energetico rappresenta la base o radice.
Voglio farlo soprattutto soffermandomi sulle implicazioni che l’iper o ipo attività di questo primo chakra hanno sul vita quotidiana di un individuo.
Come facciamo a riconoscere se il nostro chakra di base sta funzionando in modo sinergico con il resto dell’apparato energetico?
Oppure, se il suo funzionamento irregolare lo sta disturbando a tal punto da generare uno squilibrio?
E soprattutto, cosa è in grado di alterare il buon funzionamento di questo centro?
Imparare a riconoscere l’identità e il modus operandi di ognuno dei nostri centri energetici, ci permette di:
- individuare più rapidamente il problema che stiamo riscontrando
- capire quali possono essere le migliori strategie correttive per riportare il sistema in equilibrio
- sapere quali sono le cose da evitare e i punti deboli da sostenere per fare in modo che questo non continui a ripetersi nel tempo
Le parole chiave del chakra di base sono: vitalità – bisogni primari – qui e ora – radicamento – sicurezza – forza fisica.
Ognuna di queste parole chiave apre dei mondi che includono un sacco di aspetti del nostro quotidiano e facilitano l’individuazione del problema
La vitalità e la forza fisica si esprimono nel colore rosso che contraddistingue questo chakra e corrisponde anche alla porzione dello spettro luminoso a cui vibrano le sue frequenze.
Si tratta della frequenza più bassa di tutto lo spettro, che ha una lunghezza d’onda compresa tra 700 nm ed i 300 µm.
Viene spesso associata con i concetti di “calore” e “radiazione termica”.
Questo perché, ogni oggetto con temperatura superiore allo zero assoluto, emette spontaneamente radiazione in questa banda di frequenza.
Siamo alla base dell’albero (essere umano), nel cratere del vulcano, dove il magma ribolle in attesa di assumere una forma.
Il chakra di base è all’origine della scala evolutiva che ognuno di noi deve percorre nel corso della propria vita.
Ci chiede di:
- mettere radici
- sentirci solidi e in grado di sostentarci
- avere la capacità di difendere i propri confini
- essere consapevoli del qui e ora, il momento temporale che contiene ogni attimo della nostra vita.
- prendersi cura dei nostri bisogni primari
Osservando noi stessi rispetto ad ognuna di queste tematiche, riusciremo a capire se il nostro chakra di base è in equilibrio oppure no.
Essere in equilibrio significa stare nel mezzo e quindi ogni eccesso o carenza in ognuno degli ambiti connessi con il chakra di base, costituisce un’alterazione.
Per esempio, non sentirsi appartenente a nessun luogo, nessuna famiglia, nessun ambito oppure fare fatica a rimanere con “i piedi per terra” denota un’ipo attività di questo chakra.
Ma d’altra parte, anche sentirsi così radicati in un luogo tanto da non essere in grado di muoversi o di cambiare, quando è necessario, costituisce un’iper attività e rappresenta comunque uno squilibrio.
Il rapporto con il denaro e la capacità di generare sussistenza per sè stessi, rientra tra i temi scottanti legati a questo chakra.
Esiste anche una connessione stretta tra i chakra e il nostro sistema ormonale.
Il primo centro di energia è collegato alle surrenali.
Secondo la MTC (medicina tradizionale cinese) gli organi sono la sede delle nostre emozioni, questo plesso del nostro corpo è la sede della paura (lato ombra) e la fiducia (lato luce).
Al chakra di base sono collegate anche gambe e piedi.
Essi veicolano il senso di stabilità, equilibrio e capacità di movimento.
Su cosa possiamo fare leva per prevenire e correggere tutte le alterazioni di questo ckakra per riportarlo in equilibrio?
- Prima di tutto calmare le nostre surrenali e quindi lavorare sulla paura per evitare che ci metta in stallo. Paura e spavento estremi possono portare alla perdita del controllo delle funzioni renali.
- Risolvere le nostre questioni con il denaro e la sussistenza finanziaria o, per lo meno, impegnarsi al massimo perché possa essere risolta.
- Imparare a rispettare e far rispettare i nostri confini e sviluppare fiducia prima di tutto in noi stessi.
- Avere cura del corpo e delle sue necessità in termini di nutrimento, riposo, comfort, ma anche movimento, esercizio fisico e momenti per sè stessi.
- Vivere il più possibile nella consapevolezza del qui e ora. Essere disponibili ad agire e a fare ciò che va fatto.
- Circondarsi di persone proattive, che contribuiscono con il loro sostegno a creare un clima di accoglienza, benevolenza e sicurezza.