
Sei gradi di separazione
Hai mai sentito parlare della teoria dei sei gradi di separazione?
Secondo questa teoria, ogni persona del mondo ne conosce altre cento, tra amici, parenti e colleghi.
Il numero di persone conosciute cresce esponenzialmente quando cresce il numero di relazioni nella catena.
Basterebbe quindi un esiguo numero di collegamenti perchè l’insieme di individui che ognuno potrebbe conoscere diventasse l’intera popolazione del pianeta.
Si potrebbe in questo modo arrivare a qualsiasi persona del pianeta tramite non più di cinque intermediari.
Che poi è un concetto riassunto nella frase: “quanto è piccolo il mondo!”.
Quando ci troviamo magari molto lontano da casa, in un paese straniero per esempio, incontriamo un amico o un conoscente.
Oppure qualcuno che non conoscevamo prima, ma che scopriamo avere un amico in comune con noi.
La teoria dei sei gradi di separazione apparve per la prima volta
nel 1967 ad opera di Stanley Milgram.
Milgram eseguì un semplice esperimento: diede a varie persone una lettera con il nome del destinatario, la città di residenza ed il lavoro svolto, ma non l’indirizzo preciso.
Chiese ad ognuno dei partecipanti di mandare la lettera ad un amico che avesse la maggior probabilità di conoscere il destinatario.
Lo stesso procedimento avrebbe dovuto essere ripetuto fino al raggiungimento dell’obiettivo.
Milgram pensava che ci sarebbero voluti centinaia di passaggi affinchè le lettere riuscissero a raggiungere i destinatati.
Con sua grande sorpresa, alla fine dell’esperimento, scoprì che in media ne erano occorsi soltanto sei.
Questa incredibile teoria ci aiuta a capire come in questo momento sul nostro pianeta tutte le persone siano profondamente collegate tra loro.
Come il cambiamento di una persona si rifletta sull’altra e su tutta la società.
Lo sviluppo del proprio stato di consapevolezza e di benessere psicofisico genera un cambiamento positivo nelle persone con cui siamo in relazione.
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